Mi chiamo Pesaresi Mauro, mi occupo di arboricoltura moderna, da diversi annisvolgo questa attività in ambiente urbano, ma anche in altri contesti, parchi, boschi, e giardini. La zona di competenza è, Rimini, Riccione, Morciano di Romagna, Cattolica, Misano Adriatico, e zone limitrofi. Spesso io e la mia squadra di lavoro, ci troviamo ad eseguiare interventi anchefuori Provincia e Regione, tipo; Ravenna, Bologna, Pesaro, Urbino, Imola, Faenza, Cesena.
Sono addetto a preposto, e all’impiego di sistemi di accesso, posizionamento mediante funi su alberi come da art. 21 al D. Lgs 81/2008. Sono specializzato in potatura alberi, consolidamenti, abbattimento alberi, attraverso la tecnica del treeclimbing, ma anche con l’uso di piattaforme aeree, ma solo quando lo si ritiene opportuno e conveniente. Avvalendoci di collaboratori professionisti arboricoltori, abbiamo formato una buona squadra dedicando molta attenzione ad ogni intervento che eseguiamo, lo scopo del nostro lavoro è di rendere gli alberi dei nostri clienti più sani, belli e sicuri. Questo lavoro per noi è motivo di soddisfazione e di orgoglio.
La passione per questa attività ci aiuta ad acquisire giorno dopo giorno, più professionalità, e competenze. Attraverso corsi di specializzazione, studi ed esami di certificazione, ma sopratutto osservando e toccando gli alberi, si acquisiscono informazioni e sensibilità per lavorare bene e in armonia con questi esseri viventi indispensabili per la nostra vita. Nel Nostro lavoro sono richieste delle competenze specifiche, anche di carattere scientifico per dimostrare ed eseguire lavori corretti, come conoscenza di materiali dpi e tutti i materiali che utilizziamo nei lavori, l’esecuzione corretta di potature in quota , valutazioni di stabilità, consolidamenti, ma anche abbattimenti di alberi, dove sopratutto bisogna osservare fare emergere e dimostrare certe gravità irreversibili, che non si possono più curare.
La soddisfazione di un cliente è per noi è un motivo di un buon investimento, sia che si tratti di un piccolo albero o di un grande contesto da gestire tipo, parco.
Il mezzo o il metodo di lavoro che scegliamo prevalentemente è un sistema sicuro con materiali certificati e che segue in modo scrupoloso le direttive del dlg 81/08. Grazie ad un metodo e tecnica come il treeclimber in continua evoluzione che seguiamo con aggiornamenti periodici, riusciamo fare un lavoro estremamente preciso, ed arrivare ovunque nelle parti dell’albero, scegliendo cosa potare e cosa non fare, non esistono limiti di altezza.
Tagliare e devastare una chioma facendosi strada dall’esterno, verso l’interno della chioma di un’albero, spesso tagliando anche rami che non occorrerebbe tagliare e come si usa fare purtroppo molte volte con l’uso di una piattaforma, perché non hai scelta usando solo questo mezzo di lavoro! Per questo a seconda dell’albero, della sua posizione, prediligiamo il metodo più sicuro che ci permetta di fare un buon lavoro. Spesso con questo metodo treeclimbing conseguiamo diversi vantaggi, nel rispetto dell’albero, della sua fisiologia, della sua estetica morfologica, e sulla sua stabilità futura. Anche sul piano economico per il cliente esistono dei vantaggi nel medio e lungo periodo.
Che cosa è il sistema Treeclimbing? E’ un metodo di lavoro, sicuro, efficace, produttivo, utilizza tecniche di movimentazione su corda muovendosi sia verticalmente (risalita e discesa) che orizzontalmente all’interno della chioma. L’operatore è vincolato, per mezzo di un’imbracatura ad una fune doppiata che a sua volta viene ancorata alla pianta stessa con una falsa forcella posizionata su un punto ritenuto stabile il più in alto possibile. Le funi vengono installate da terra mediante il lancio di appositi sacchetti da lancio, questi “pesetti” vengono lanciati a mano o mediante fionde di grosse dimensioni, vengono collegati ad un cordino di piccolo diametro, a questo punto poi viene annodata la fune che servirà per la risalita in pianta. Un’altra fune dell’operatore collegata ad un ancoraggio, sistema salva cambio, detta falsa forcella certificata a norma 795\b, permetterà di avere una seconda fune di lavoro che consentirà la movimentazione in pianta, dentro la chioma dell’albero. Il tree climbing, oltre ad un metodo di lavoro, è anche una disciplina sportiva, nata negli USA oltre un secolo fa, e in seguito, si è diffusa anche in Europa. Dove attualmente si svolgono regolarmente campionati Nazionali ed Internazionali. In Italia, venne introdotto come tecnica di lavoro nei primi anni 80, il primo campionato nazionale si tenne nel 1995. L’arrampicata su albero, o tree climbing, è una tecnica di arrampicata regolamentata e normata (D.Lgs 81/08 art. 116) dal legislatore da enti che ne preservano la salute, ed infortuni dei lavoratori sui cantieri di lavoro.
Alcuni vantaggi che offriamo con questo metodo. Questa tecnica ci consente di eseguire gli interventi di potature più precisi, abbattimenti depezzando parti di albero in modo controllato, consolidamenti, controlli visivi e strumentali di biostaticità, e altri tipi d’intervento in maniera sicura per l’operatore.”Quando mi trovo all’interno di una chioma, osservo in modo naturale la crescita e la ramificazione dall’interno verso l’estero dell’albero, riesco ad intuire in modo semplice come si è ramificato e sviluppato nel corso degli anni ed è uno dei motivi che assieme ad altre conoscenze e competenze mi aiutano a capire l’intervento da farsi su quel tipo di albero”. L’apparato radicale, è un organo fondamentale per la vitalità di una pianta che deve essere preservato, al contrario di quanto si pensi la maggior parte delle radici esplora un tratto di terreno superficiale molto ampio, ma che va mediamente attorno ad 1 metro di profondità, in particolare modo le radici con diametro fine che sono adibite all’assorbimento di acqua, mentre le radici con un diametro più grande raggiungono una profondità di alcuni metri, costituendo un sostegno per tutto il sistema albero, il loro bisogno oltre che di acqua e anche di ossigeno. Il metodo che offriamo, lavorando in treeclimbing da la possibilità di non compattare il terreno soprastante alle radici, altrimenti privandolo di quello scambio di ossigeno ed acqua vitale per l’albero.
Capitozzare un’albero, ovvero asportare tutta la chioma o gran parte di essa, non è potare un’albero!! Ma si tratta di un intervento inutile e pericoloso, che nel tempo compromette la vitalità e la bellezza dell’albero, accorciandogli la vita anche di molti anni. Molto spesso si pensa che capitozzare un’albero diventi una sorta di “messa in sicurezza”, o del ritrovare lo spazio che ci ha sottratto la sua folta chioma per un certo periodo di tempo, sembra che non c’è scelta di compromesso… Per quanto riguarda la sua stabilità, forse può essere vero! Se la si vede solo da un punto di vista fisico e meccanico, come se stessimo parlando di una cosa, oppure come se stiamo ad osservare un comune palo inerte o chissà quale altra cosa. La tendenza é di seguire un ragionamento di questo tipo, riduciamo una leva e avremo meno sforzo sull’apparato radicale, riduciamo la chioma e avremo meno impatto con la forza del vento. Ma se incominciamo ad osservare e parlare di un’essere vivente come lo è un albero, tutto questo cambia! La reazione che ha un’albero ad un un taglio drastico con buone riserve di amido, produce una risposta vegetativa altrettanto forte e rapida. Sembra quasi positiva la sua reazione, l’albero riproduce in poco tempo dei sostituti (polloni) costituendo in futuro una chioma con rami meno resistenti all’attaccatura rispetto a quelli originariamente tagliati, inoltre dopo dei grossi tagli inevitabilmente arrivano a mangiare il legno spore fungine che avranno una porta aperta attraverso i grossi tagli provocati, avremmo una chioma più folta che si andrà a costituire nei prossimi anni e che avrà un’impatto maggiore con il vento, L’apparato radicale tendenzialmente si atrofizzerà, la conseguenza con queste mutilazioni é di una struttura più rigida e meno resistente all’azione delle intemperie, che dovrà essere frequentemente tagliata per evitare crolli di rami e branche. Cambiare radicalmente il modo di vedere un’albero, la sua “messa in sicurezza”, e i vari compromessi che in ambiente urbano dovranno essere vagliati ci aiuta riflettere sulla gestione razionale e programmata degl’interventi mirati cadenziati nel tempo con minori intervalli di potature rispetto ad alberi mutilati. Il Nostro obbiettivo è di avere alberi belli, sani, e sicuri. Il modo di vedere la natura degli alberi si riflette anche su una gestione più economica nel medio e lungo periodo.