Piantare alberi.
Riconoscere alberi adatti per il luogo di messa a dimora, in buone condizioni vegetative e correttamente allevati, (potature fatte in maniera corretta e progressiva, radici che dimorano in vasi ben proporzionati) in occasione dell’acquisto in vivaio. Gli alberi hanno un ruolo fondamentale per mantenere un’ambiente sano e vitale nelle nostre città. Contribuiscono ad abbattere i livelli di anidride carbonica presente nell’aria, regolano il microclima, durante il periodo estivo ombreggiano e rinfrescano traspirando acqua, mitigano sostanze inquinanti polveri sottili, regolano l’equilibrio idrologico nei terreni, abbelliscono le città, ci donano ossigeno. Ma l’ambiente urbano rimane comunque un’ambiente ostile per gli alberi, purtroppo ne diamo per scontata la sopravvivenza pensando che questi benefici si manifestano sempre e comunque, ma non è così, perché in molti casi esiste una errata gestione di progettazione e di cura, nella scelta dell’albero del sito non appropriato, il non tenere conto delle esigenze della pianta, o del tipo di accrescimento in funzione dello spazio disponibile, queste sono le principali cause di conflitti e di morte di un’albero in città nei primi dieci anni. Per questo o per più motivi un’albero messo a dimora in un contesto urbano ha bisogno i di precise e adeguate cure. Interventi di potature fatte in modo professionale subito nei primi anni (potatura di allevamento), una difesa fitosanitaria quando necessita, quindi diventa importante anche un monitoraggio nei periodi più critici, una cadenza periodica di fertilizzazione sopratutto in quei terreni che tendono ad essere scarsi di sali minerali per uno o più motivi.
Quando ci capita di dovere abbattere un’albero per un motivo o per un’altro, siamo obbligati subito dopo per regolamento del comune a piantare, ed è giusto provvedere ad un nuovo sesto d’impianto, noi consigliamo dove è possibile piantare anche più di una sola pianta. Per gli alberi piantati, consideriamo tutti quei fattori importanti che entrano in gioco, l’ambiente dove l’albero viene messo a dimora, l’esposizione alla luce, la consistenza il modo in cui è strutturato il terreno, predisposizione dell’impianto di irrigazione, la vicinanza dei manufatti e l’interferenza futura con l’ albero , il genere e la specie delle piante scelta la qualità vivaistica. Tutti questi elementi concorrono per un buon risultato, garantendoci la riuscita di un buon attecchimento radicale e una sana chioma per il futuro dell’albero. La scelta in vivaio dell’albero più adatto, (prevalentemente si tende a scegliere piante del territorio, autoctone ) dipende dagli scopi che si vogliono raggiungere e dalle funzioni desiderate a maturità. Le dimensioni che si raggiungono, il colore, la persistenza delle foglie, la fioritura, la capacità di adattarsi a situazioni difficili, la resistenza ad attacchi di parassiti, la velocità di accrescimento, sono tutti elementi che valutiamo bene con il cliente prima di iniziare nuovo sesto d’impianto.
Scegliere la specie di albero, perrispondere a questa necessità abbiamo a disposizione un elevato numero di specie o cultivar (prevalentemente autoctone) con diverse esigenze adattabili a svariati ambienti. Il vivaio di provenienza è molto importante, come lo è la specie, è fondamentale che si scelga un soggetto sano, ben allevato con buon vigore vegetativo, con rami ben sviluppati regolarmente distribuiti, chioma ampia e sviluppo verticale del fusto che tendenzialmente deve avere una forma conica. Scartando alberi che hanno subito forti potature, che presentano ferite lungo il tronco, o sintomi di malattie o attacchi parassitari. L’apparato radicale a prescindere dal tipo di albero acquistato, a zolla, a radice nuda, o in contenitore, si devono presentare in modo strutturato, ricco di piccole ramificazioni, di radici fresche e sane, con tagli netti non eccessivamente di grandi diametri. Le radici si devono presentare abbondanti, di colorazione bianca, non devono avere difetti evidenti come radici avvolgenti, che possono contribuire in futuro a gravi conseguenze per la stabilità e vitalità della pianta. Il periodo di messa a dimora generalmente è quando le piante sono in fase di riposo vegetativo, l’autunno è ottimale, dopo la caduta delle foglie in quanto l’umidità del suolo è relativamente alta e il terreno ancora caldo, le radici hanno la possibilità di svilupparsi ed insediarsi prima delle gelate invernali. Anche la primavera ha delle condizioni ottimali per piantare alberi, ma bisogna considerare che l’albero entra più velocemente in vegetazione e che bisognerà affrontare un periodo più siccitoso, quindi avere più accortezze e riguardo.
Posa dei tutori, alberi appena piantati necessitano di uno o più tutori per evitare che vengano sradicati, a questo proposito esistono diverse tecniche da mettere in atto per fermare la zolla radicale che deve essere protetta da movimenti e conseguenti danni alle sottili radici in crescita. L’albero inteso come fusto, deve avere possibilità di muoversi entro uno spazio consentito è consigliabile usare pali fuori terra di 1\3 dell’altezza dell’albero consentendogli la possibilità di movimento, pur garantendogli una certa stabilità. Queste operazioni di sostegno devono essere controllate, verificando di non arrecare danni durante i lavori, successivamente nel tempo si controllano e allentando legature troppo serrate che possono avvenire con la crescita diametrale dell’albero nel corso degli anni, dopo due anni circa i pali devono essere rimossi, il rischio di lasciarli troppo a lungo e quello di ridurre la capacità di auto sostegno della pianta, e non permettendogli di creare legno di reazione.